venerdì, Novembre 22, 2024
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Il Consiglio Regionale approva la legge sui Campi elettromagnetici (CEM)

by Redazione
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Laghi: “Una legge all’avanguardia per una Calabria attenta alla salute e all’ambiente”. La legge è stata illustrata dal Consigliere Laghi e sottoscritta anche dalla Consigliera Straface.

Il Consiglio regionale ha approvato la legge sui campi elettromagnetici (CEM), illustrata in Aula dal consigliere regionale Ferdinando Laghi. Il provvedimento ha lo scopo fornire ai Comuni uno strumento di gestione del proprio territorio, che armonizzi la primaria necessità di tutela della salute dei cittadini con quelle dello sviluppo tecnologico, ma anche quello di fornire delle linee guida che evitino questioni legali tra aziende interessate alla installazione di infrastrutture per la telefonia mobile e Amministrazioni cittadine, che vedono queste ultime quasi sempre perdenti proprio per le difficoltà di procedere ad una pianificazione territoriale che non entri in collisione con l’attuale normativa nazionale sui CEM.

I rischi da esposizione ai CEM, riconosciuto a livello scientifico internazionale – l’Agenzia per la Ricerca sul Cancro (IARC) di Lione li classifica come “Potenzialmente cancerogeni” – è un argomento di dibattito a livello internazionale e Laghi è spesso chiamato – in tutta Italia – a relazionare sull’argomento, in qualità di esperto.

D’altra parte, lo sviluppo tecnologico è una esigenza imprescindibile, alla base anche della Missione 1 del PNRR, per cui è necessario intervenire affinché ci sia un equilibrio tra i due aspetti, che necessariamente parta dall’attuale normativa nazionale. Ciò allo scopo di evitare il far west nelle installazioni dei tralicci per telefonia e ridurre, per quanto la legge nazionale consente, l’esposizione ai CEM della popolazione ed in particolare dei soggetti più sensibili (bambini, adolescenti, soggetti fragili, ecc.).

“È stato un percorso lungo – ha dichiarato Laghi a margine del voto favorevole dell’Aula – su cui abbiamo alacremente lavorato per conciliare al meglio possibile la primaria esigenza di salvaguardia della salute umana e dell’ambiente con lo sviluppo delle reti di comunicazione, nell’ambito dei vincoli previsti dalla normativa nazionale. La mia esperienza di medico e le mie tante battaglie, portate avanti negli anni come rappresentante di ISDE, Medici per l’ambiente, mi hanno fortemente incentivato a presentare la proposta che oggi è diventata legge e che contribuisce a rendere la Calabria una regione più informata e sicura, ma soprattutto attenta alla salute dei calabresi”.

Straface: accolte le istanze di associazioni e comitati, la salute viene prima di tutto

“È necessario guardare al futuro preservando l’ambiente per le nuove generazioni perché salvaguardare l’ecosistema è interesse di tutti ed è un obbligo per tutti difenderlo e tutelarlo. Negli ultimi anni abbiamo assistito all’aumento sia per numero che per genere di sorgenti di campi elettrici e magnetici ed è aumentata al contempo anche la sensibilità di parte della popolazione che vive con preoccupazione la presenza o la nascita di questi impianti, sia da un punto di vista sanitario che di tutela ambientale. Insieme al collega Laghi abbiamo deciso dunque di accogliere le istanze provenienti da comitati e associazioni e di intervenire con questo provvedimento normativo”.

Queste le dichiarazioni dell’On. Pasqualina Straface Presidente della Terza Commissione Regionale Sanità, Attività Sociali, Culturali e Formative a margine della seduta odierna del Consiglio Regionale.

“Molti studi scientifici hanno dimostrato come l’esposizione a campi elettromagnetici generati da dispositivi possa avere effetti nocivi sulla salute. Si è ritenuto quindi necessario disciplinare le azioni e le procedure operative per dotare le amministrazioni Comunali di strumenti che li aiutino ad esempio, nell’identificazione delle aree, nella mappatura delle stesse o nella la predisposizione dei regolamenti comunali per l’installazione e la modifica degli impianti di telecomunicazione, radiotelevisione e elettromagnetici o le modalità e i tempi di esecuzione degli azioni di risanamento, fissando tempi certi. Un passo importante è inoltre l’istituzione presso l’Arpacal del “catasto regionale delle sorgenti fisse e mobili dei campi elettrici e magnetici ed elettromagnetici” in coordinamento con il Catasto nazionale e conterrà i dati e le informazioni relative agli impianti ubicati sul territorio regionale. Regione, Arpacal e Comuni collaboreranno all’aggiornamento del catasto con scambi reciproci di informazioni.

È necessario quindi far convergere i nostri sforzi, proprio come questa Giunta Regionale su impulso del Presidente Occhiuto sta facendo in ossequio al principio di precauzione, verso una sensibilizzazione nei confronti dell’ambiente e la sua tutela non solo pensando al presente ma ancor più tutelandolo e proteggendolo per le nuove generazioni, in ottemperanza al criterio di minimizzazione dell’esposizione della popolazione, con particolare riferimento ai siti sensibili quali a titolo esemplificativo e non esaustivo, gli ospedali, le case di cura, le case di riposo, le scuole di ogni ordine e grado, gli asili nido, i parchi giochi, le aree verdi, gli impianti sportivi. La salute dei cittadini viene prima di ogni cosa, e con questa norma riusciremo a mitigare l’incidenza dei campi elettromagnetici sul territorio calabrese”.

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