Lontani da atteggiamenti campanilistici che potrebbero produrre nocumento a tutti e giovamento a nessuno, riteniamo che un simile atteggiamento dovrebbe essere osservato e difeso ancor più da quanti sono stati chiamati a rivestire delicati ed importanti incarichi istituzionali. Quando poi si discute di giustizia, e di organizzazione giudiziaria territoriale, ancor più il principio richiamato dovrebbe essere assunto a bussola di atti e azioni.
Per questo, con garbo ma ferma determinazione, contestiamo le dichiarazioni – da qualunque parte provengano – di chi pensa di riaccendere guerre tra territori ad esempio invitando il Ministro Nordio a valutare l’opportunità di spostare sul presidio di giustizia di Corigliano-Rossano (soppresso dal 2012) le risorse già stanziate per l’ampliamento del Tribunale di Castrovillari. Il tutto mentre, con più contezza rispetto alle esigenze di Giustizia di questo comprensorio e con congrua consapevolezza, nelle scorse settimane il Ministero della Giustizia, con determina n. 77701/23, ha provveduto ad avviare l’iter propedeutico all’ampliamento degli spazi del presidio giudiziario di Castrovillari, prevedendo un finanziamento di 6 milioni di euro, con lo scopo precipuo di intervenire sulla struttura del Palazzo di Giustizia di Castrovillari e di realizzare delle nuove sedi amministrative, giudiziarie e delle forze dell’ordine, così da permettere la nascita di una moderna cittadella giudiziaria, in un territorio altamente popoloso e fortemente bisognoso di continue risposte sotto il profilo della legalità.
Premesso quindi che la battaglia condotta da più parti per la riapertura del presidio di Giustizia nell’area Corigliano Rossano appare legittima e va supportata, è appena il caso di ricordare, qualora ce ne fosse bisogno, una volta in più, che le battaglie politiche, seppur le più difficili da comprendere, sono legittime solo se condotte a favore di qualcosa o qualcuno e mai contro qualcosa o qualcuno. L’impegno politico, specie di chi è chiamato a rappresentare così tanti cittadini ed un così vasto territorio, dovrebbe essere sempre orientato ad operare scelte che tutelino tutti gli interessi in gioco e mai ad incarnare battaglie divisive. Per questo siamo convinti che il Ministro saprà ben valutare e discernere, operando con criterio ed equilibrio.
Pertanto, nel ribadire con vigore il nostro impegno nel perorare, con ogni strumento a nostra disposizione, la giusta causa del potenziamento del Tribunale castrovillarese senza voler con ciò penalizzare o – peggio ancora – paralizzare altre legittime iniziative che vadano nel senso di adeguare l’organizzazione giudiziaria nell’area della Calabria citra, invitiamo tutte le forze politiche, e con maggior vigore gli amici del centrodestra, in particolare la componente di Fratelli d’Italia, a sostenere con nettezza insieme a noi questo orientamento, per favorire la crescita unitaria di territori che dividere sarebbe deleterio.