Il Consiglio dei Ministri riunitosi a Cutro dopo la tragedia dello scorso 26 febbraio a Steccato di Cutro, dove sono morti72 le vittime ufficiali, 81 i sopravvissuti provenienti dalla Turchia. Ma non si ha un dato certo su chi effettivamente si trovava sul barcone naufragato, le stime indicano un numero che varia tra le 180 e le 250 persone, vara il decreto su flussi regolari di migranti e il contrasto all’immigrazione irregolare
“Volevamo dare un segnale simbolico e concreto allo stesso tempo. E’ la prima volta che un Cdm si svolge sul luogo in cui si è consumata una tragedia legata al tema migratorio”. A dirlo è la premier Giorgia Meloni
“La presenza dell’intero Cdm a Cutro è un modo per ribadire quanto questo governo sia attento e concentrato su questo dossier”, ha rimarcato quindi la presidente del Consiglio. La presenza del governo a Cutro oggi “è un modo per esprimere compatti il nostro cordoglio per le vittime della tragedia
L’obiettivo del governo, continua la premier, è “colpire non solamente quei trafficanti che troviamo su quelle barche ma anche quelli che ci sono dietro.
Il decreto immigrazione varato dal governo, continua Meloni, “prevede un aumento delle pene per il traffico di migranti e l’introduzione di una nuova fattispecie di reato relativa a morte o lesioni gravi in conseguenza del traffico di clandestini, con una pena fino a 30 anni di reclusione nel caso in cui muoiano persone in una di queste traversate. Il reato verrà perseguito dall’Italia anche se commesso fuori dai confini nazionali. E’ un reato che noi consideriamo universale”.