Proseguono senza sosta, le ricerche di altri possibili naufraghi deceduti a seguito del naufragio di migranti il 26 febbraio scorso, al largo di Steccato di Cutro.
Il bilancio aumenta di giorno in giorno. E’stato infatti avvistato, e recuperato, dai sommozzatori della Guardia Costiera, il corpicino senza vita di una bimba, apparentemente di soli 3 anni.
E tra le vittime della strage, anche la giornalista afgana Torpekai Amarkhele di 42 anni e 4 membri della sua famiglia in fuga dal regime dei talebani
Era un’attivista dei diritti umani per l’Onu, per il quale realizzava servizi fotografici sulla condizione delle donne in Afganistan. Collaborava anche con la Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan (UNAMA). Per questo Torpekai Amarkhel non poteva più vivere a Kabul, dove regna il terrore del governo talebano. E proprio per questo aveva intrapreso il viaggio verso l’Europa ed era salita con i suoi familiari sulla barca che è naufragata il 26 febbraio 2023 a Steccato di Cutro. Con lei sono deceduti altri tre componenti della famiglia compresi due bambini: la bimba di 7 anni è ancora tra i dispersi.
Intanto il prossimo 9 marzo il Consiglio dei ministri, convocato dalla Presidente Giorgia Meloni, in relazione al naufragio del barcone, carico di migranti, si terrà nella sala consiliare del Comune di Cutro.