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Morano, “Un processo simulato per evitare un vero processo”

by Redazione
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Concluso il progetto dell’Istituto Comprensivo

Con l’attività di divulgazione rivolta a tutte le classi della Scuola Secondaria di I° grado dell’Istituto Comprensivo di Morano Calabro, si è concluso in un clima di grande entusiasmo si è concluso il progetto “Ciak…Un processo simulato per evitare un vero processo.”

L’iniziativa è stata ideata dal presidente dall’associazione “Ciak, Formazione e Legalità”, Luciano Trovato, e sviluppata con i contributi della fondazione Carical e dell’Associazione Nazionale Magistrati.

Il programma ha riguardato le classi III A e III B della Secondaria di primo grado, guidate dalle docenti Giuseppina Faillace e Annamaria Solano. I ragazzi sono stati coinvolti nel mese di marzo, in un momento formativo condotto dall’avv. Marica e dal giudice Pancaro, entrambi hanno trattato di problematiche giuridiche in maniera semplice e intuitiva. Interessanti considerazioni sono state proposte sul ruolo dei giudici, sul concetto di legalità nonché sull’organizzazione della Giustizia italiana. Successivamente gli studenti sono entrati nel vivo del copione scelto, “Fuori classe”, non lesinando spontanee considerazioni sul bullismo e il cyberbullismo. In effetti ciò che ha maggiormente appassionato i ragazzi è stata la simulazione di un processo per reato di bullismo a carico di minorenni. In questo ambito i partecipanti hanno potuto conoscere in prima persona l’aula del Tribunale di Castrovillari, all’interno della quale hanno tenuto il finto dibattimento. Un’esperienza di marcato impatto emotivo, dunque. Che ha reso consapevoli i ragazzi circa le conseguenze che possono insorgere in un minore vittima di bullismo e degli effetti penali sugli imputati riconosciuti colpevoli.

«Agli alunni non è stato chiesto di esibire competenze recitative – fanno sapere le referenti del progetto – ma di cogliere tutti gli spunti di riflessione scaturiti da questa significativa esperienza, intorno a un tema delicato, complesso e attuale. Simulare, quindi, per riflettere insieme e, perché no? per evitare di essere protagonisti negativi di un vero processo. Un grazie particolare – terminano le professoresse impegnate nella realizzazione del progetto – alla dirigente scolastica, Francesca Nicoletti, sempre attenta nel cogliere le opportunità di crescita e promuovere percorsi di sensibilizzazione alla legalità».

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