Il Presidente della Repubblica di Albania Ilir Meta ritorna nelle comunità arbëreshë in occasione delle Vallje che rievocano la vittoria del grande condottiero Giorgio Castriota Scanderbeg sugli ottomani, Vallje che riprendono dopo lo stop di due anni imposto dalla pandemia. E così dopo Civita, il Capo dello Stato è stato accolto, così come era avvenuto con il sindaco, Alessandro Tocci dal primo cittadino di Frascineto, Angelo Catapano unitamente ai componenti della giunta municipale. “Frascineto ha scritto una bella pagina di storia. “ Il presidente Meta ha scelto la nostre comunità come segno di amicizia, che si rinsalda. Per la noi, hanno sottolineato i due primi Tocci e Catapano e per le nostre comunità, è stata una giornata storica, che rimarrà negli annali e tramandata alla generazioni future”. Il sindaco di Frascineto, ha poi conferito al Presidente Meta, la prima edizione del premio “Giorgio Castriota Scandeberg”.
Il premio viene destinato a personalità che, in età contemporanea, nell’ambito della propria attività culturale, scientifica, accademica, artistica, imprenditoriale, personale, professionale in seno ad amministrazioni, enti pubblici o privati, e comunque in qualsivoglia settore del cimento umano e civile, si siano distinte nell’ambito della crescita culturale, del progresso territoriale e sociale, della concretizzazione degli ideali di pace, libertà e democrazia. Una spilla di onorificenza, realizzata in oro dal Maestro orafo Simone Gioia di Frascineto, raffigurante, sulla destra, il profilo di Giorgio Castriota Scanderbeg, cui si interseca, sulla sinistra, una sezione dell’aquila bicipite rappresentata sulla bandiera albanese. “Per me ha sottolineato il Presidente Meta, è un piacere essere stato a Civita e Frascineto, nella culla della cultura arbereshe, crediamo che rafforzeremo molto le relazioni sia con i comuni albanofoni che con la Provincia e nel frattempo intendiamo conservare e preservare le tradizioni arbereshe, gli usi e la lingua”.
Il sindaco di San Basile, Vincenzo Tamburi ha sottolineato che “ la presenza del Presidente di Albania nei nostri territori è un segnale di vicinanza. Ci separa solo il mare ma le origini le tradizioni sono uguali. Il Presidente Meta, ha un affetto particolare per i nostri comuni, era già stato qui qualche anno fa e, le Vallje che rappresentano, un momento di festa, di orgoglio nazionale albanese ma anche dei nostri territori, può e deve significare questa unione ma anche un riscatto rispetto alle minoranze, alla difesa dei territori”.
Il D.S. dell’Istituto Omnicomprensivo di Lungro, Gianfranco Maletta “per noi è un grande onore avere qui il Presidente della Repubblica d’Albania e per i nostri studenti, rappresenta la continuità con quello che stiamo facendo a scuola: la cultura, le tradizioni arbëreshë. Tra l’altro all’interno del nostro istituto abbiamo tanti studenti di origini albanesi che studiano qui . Quale momento migliore se non questo per far conoscere a loro le grandi autorità?” “La Calabria è spesso stata terra di conquiste ma anche terra di accoglienza come lo è oggi per tantissimi immigrati, ha sottolineato Gianluca Gallo assessore regionale. Oltre 5 secoli fa ha accolto gli albanesi che scacciati dalla loro terra sono venuti qui e hanno avuto accoglienza, si sono integrati e hanno formato queste comunità che oggi sono dei comuni albanesi con la capacità di mantenere la loro lingua, le loro tradizioni, il loro culto e tutto questo oggi si proietta in un’epoca moderna con un patto di amicizia fra lo Stato italiano e quello albanese ma, soprattutto fra la Calabria e l’Albania e con la presenza del Capo dello Stato che viene rinnovata periodicamente, deve rilanciare una serie di rapporti e relazioni che possono essere utili alla crescita dei nostri popoli e credo che questo sia il messaggio che vuole lanciare il Presidente Meta con la sua presenza”. “L’Albania è terra di Parchi nazionali ce ne sono tantissimi uno più bello dell’altro e con il Presidente Meta abbiamo pensato anche di costruire un rapporto di gemellaggio. Proveremo a lavorare insieme mettendo le esperienze straordinarie del Pollino con quelle delle aree naturali d’Albania”.
Così il presidente del Parco, Mimmo Pappaterra. Ad accogliere il Capo di Stato di Tirana, accompagnato dall’ambasciatrice in Italia Anila Bitri, oltre ad autorità civili, militari e religiose, la presidente della Provincia di Cosenza Rosaria Succurro, la consigliera regionale Simona Loizzo, ed il prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella. “ Un momento di pace ed ottimismo, la sottolineato il Prefetto. Del resto le comunità arbëreshë che sono presenti nella provincia di Cosenza e in Calabria in modo particolare, rappresentano proprio un modello di accoglienza ed integrazione e, pur conservando le proprie tradizioni, ben si sono integrati lavorando in questa terra così bella che è la Calabria”. Il Presidente della Repubblica d’Albania non poteva non esprimere un pensiero per il popolo ucraino. “Noi speriamo che ci sia a breve un armistizio. Tutto il mondo deve stare dalla parte del popolo dell’Ucraina perché è un’aggressione molto grave non solo per il popolo stesso ma per tutta l’Europa e il mondo intero”.
Durante la cerimonia a Frascineto, coordinata dalla delegata per la cultura, Caterina Adduci, Agostino Giordano, studioso di linguistica albanese, è stato insignito dal Presidente Meta, dell’onorificenza di cavaliere dell’ordine di Scanderbeg. Il presidente Meta, ha avuto modo di prendere parte alle Valleje, il giorno della rappresentazione folklorica della propria identità linguistica e culturale. È qui che per un giorno all’anno gli arbëreshë d’Italia si ritrovano, nel paese delle Vallje, nel paese dei colori d’Arbëria. In questi giorni sembra che la terra abbia cambiato d’abito e la primavera versato i colori sui costumi delle donne. Donne che, si tengono tra loro tramite un fazzoletto e predisposte a ferro di cavallo alle cui estremità si trovano due o tre uomini detti “caporali”, girano tra le vie del paese intonando canti in lingua albanese che richiamano rapsodie e rievocano la vittoria dell’eroe nazionale albanese Scanderbeg sui Turchi.
E’ quasi come se, in questo caso, Civita, Frascineto e Eianina ma tutti i comuni arbëreshë, in quei giorni, si svegliassero in un altro tempo, in altro luogo: i colori del costume tradizionale femminile sono stupendi, ricchi d’oro, impregnati di passato e storia, colmi di ricordi e gioia, indossati con grazia dalle donne del paese, che rammentano la grazia e l’eleganza delle donne del tempo andato.
“…oggi sono dei comuni albanesi con la capacità di mantenere la loro lingua, le loro tradizioni, il loro culto e tutto questo oggi si proietta in un’epoca moderna con un patto di amicizia fra lo Stato italiano e quello albanese ma, soprattutto fra la Calabria e l’Albania…”
Gianfranco Maletta – D.S. dell’Istituto Omnicomprensivo di Lungro