sabato, Aprile 12, 2025
Home » TRA ROVINE E RINASCITA: IL FRAGILE MIRACOLO DELLA PACE

TRA ROVINE E RINASCITA: IL FRAGILE MIRACOLO DELLA PACE

by Francesca Straticò
0 Commenti

In molti cercano di insinuare il dubbio che la pace sia un’idea remota, un’utopia fragile che si dissolve al primo vento di discordia, ma non è così.
La pace è un fuoco che arde lento, silenzioso, scavando nella cenere del passato per trovare scintille pronte ad illuminare la certezza di un futuro.
La pace è un richiamo antico, inciso nelle pietre e nelle anime, è un bisogno che attraversa le generazioni e che si insinua nelle notti ostaggio degli incubi di coloro che sanno che il sangue versato non rigenera la terra, ma la inaridisce.
“Non possiamo risolvere i problemi con lo stesso tipo di pensiero che li ha creati,” ammoniva Einstein, ma il nostro tempo sembra non comprendere abbastanza che, la violenza che genera violenza, mortifica la vita di tutti, vincola le prossime generazioni, soffoca ogni anima con il peso di colpe imperdonabili ed oscura l’orizzonte.
I conflitti in corso plasmano i destini di ogni terra, non solo di quelle calpestate dalla guerra, ed il tempo, le risorse ma, soprattutto, i sacrifici umani, utilizzati per erigere muri, evidenziare confini, decidere appropriazioni, non proteggono, non accrescono, non migliorano, ma limitano ed umiliano tutta l’umanità ed ogni legittima aspettativa che possa prevalere sulla stoltezza di un cinismo orbo e nefasto.Rumi sussurrava: “Oltre le idee di giusto e sbagliato, c’è un campo.

Ti aspetterò lì.”
È lì che la pace deve nascere, tra le ombre della memoria e i bagliori di ciò che può essere. È lì che il coraggio deve sostituire il rancore, perché le lacrime di ogni perdita e di ogni addio raccontano la stessa disperazione e non c’è sguardo che meriti il timore del cielo che si oscura per il fragore delle bombe.
Non si può più attendere. La pace non si mendica, si costruisce con fermezza e con la determinazione di una volontà intangibile all’utilitarismo ed alla meschina convenienza.

Il nostro compito, etico prima che politico, è quello di incidere sulla storia e di farlo subito, con gesti di coraggio e con parole che abbiano il peso delle pietre e la leggerezza di una promessa.
E’ tempo di sottrarre il futuro alla vendetta e di restituirlo alla speranza.

Potrebbe piacerti leggere anche

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo acconsenti alla memorizzazione e al trattamento dei tuoi dati da parte di questo sito web.

logo menabò bianco sx

Menabò nasce come supplemento di approfondimento, curiosità, notizie, con uno sguardo al nazionale, alla cronaca regionale ed ai fatti del territorio. Uno strumento snello, innovativo e fresco.

MENABÒ – Testata Giornalistica iscritta al r.d.s. n° 1/ 2017 – All Right Reserved. Progettato e sviluppato da MindResource

Questo sito utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza. Accetto Per saperne di più