Sigfrido Ranucci giornalista, autore e conduttore televisivo di Report –, uno dei baluardi del giornalismo d’inchiesta in Italia a Castrovillari ospite della XVIII edizione della “Befana del Poliziotto”, un evento ormai divenuto una tradizione nel cuore della comunità locale. Organizzata dal SIULP (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia), Ranucci, incetvistato dall’avvocato Francesca Dorato ha presentato il suo libro “La Scelta”, edito da Bompiani; Edizione, un’opera che affronta temi complessi e attuali con la sua consueta lucidità e passione per la verità.
Quanto è difficile per il lavoro che facciamo fare la scelta giusta quando si deve dare una notizia quando si deve comunque affrontare un’inchiesta.
“Io credo che l’unica Stella Polare che noi dobbiamo osservare e seguire è quella del bene comune cioè quella scelta che anche se mette in gioco qualcosa della nostra vita, cioè che c’è un pezzo da pagare stesso per le scelte che fai, però io credo che quello che non dobbiamo mai perdere di vista sia il bene comune bene collettivo”.
Da queste pagine emerge l’autoritratto coraggioso di un uomo che, nonostante la pressione costante della realtà nei suoi aspetti più duri, non cede al cinismo, non smette di chiedersi e di chiederci: “Qual è la scelta giusta?”.
“La forza, perchè se io sono ancora qui dopo tutto quello che è successo insomma è un bel segnale per chi vuole fare questo mestiere”.
Difficile però fare questo mestiere d’inchiesta nelle piccole TV locali
“Ho tantissimo rispetto per i colleghi che lavorano per il TV locali, per le piccole emittenti, per piccoli giornali, perché non hanno le tutele di cui posso disporre io che ho alle spalle una grande azienda che può sostenere spese legali importanti ma, io credo che i colleghi della stampa locale, rappresentino gli anticorpi periferici per individuare in tempo quel male e poterlo distruggere prima che divori l’intero Paese l’intero corpo ecco perché secondo me bisognerà rafforzare”.
Nel tuo libro “La Scelta”, parli anche del tuo papà.
“Mio padre ha avuto un ruolo fondamentale perché un uomo delle forze dell’ordine, mi ha insegnato la legalità purtroppo ha visto il giorno del passaggio del testimone con Milena Gabanelli ma, non ha mai potuto vedere una mia conduzione perché è morto prima però credo che il suo insegnamento sia stato per me il binario che ho percorso lungo tutta la mia carriera”.
Che dire della trasmissione Report
“Unica del suo format; (la definisce la più bella del Mondo). Intanto con così tanto minutaggio, con tante rotture di scatole ma con così tanto coraggio da poter toccare tempi all’interno di un servizio pubblico, anche quando tratta di alte cariche dello Stato. E’ successo per seconda carica dello stato della Russia in giù e che sia indipendente lo dimostra il fatto che abbiamo collezionato una serie di denunce e querela in tutto l’arco costituzionale”
Questo non ti ferma vai avanti
“Non mi ferma nessuno perché credo fermamente che siano forme di intimidazione e io credo che ci sia un valore inalinenabile della Costituzione per cui sono morti tantissime persone, i nostri nonni e che l’articolo 21della Costituzione è la della libertà di pensiero”.
“Il Giornalismo di Ranucci è organico alla verità” sottolinea nel suo intervento Mons. Francesco Savino Vescovo della Diocesi di Cassano Jonio. “Gratitudine a questo testimone del nostro tempo e poi mi permetto di dire che scegliere significa decidere da che parte stare bene, Ranucci, sta dalla parte delle persone fragili, delle persone vittime di ogni potere e si mette sempre comunque dalla parte della verità perché soltanto la verità può rendere libera le nostre esistenze”.
“Sigfrido l’ho conosciuto a Roma mi affascina e soprattutto lo ammiro per il coraggio che ha nel portare avanti le sue inchieste. Come mai lo fanno così in pochi? Forse perché molto probabilmente non è così semplice farlo”. Saturno Carbone, Segretario Generale SIULP Roma
“Ho conosciuto una persona vera, una persona che ha chiaramente anche le sue paure, ma porta avanti le inchieste proprio per contribuire a rendere migliore la società”. Luciano Lupo, Componente Direttivo Nazionale SIULP
Il successo dell’evento è stato reso possibile grazie alla partecipazione di autorità locali, rappresentanti delle istituzioni e numerosi cittadini che hanno voluto condividere questa occasione speciale. La “Befana del Poliziotto” continua a essere un esempio concreto di come solidarietà, cultura e dialogo possano unirsi per il bene comune.
Parte dei fondi raccolti è stata destinata a progetti di beneficenza locali, con l’obiettivo di sostenere famiglie in difficoltà e promuovere iniziative sociali nella comunità di Castrovillari. Con la XVIII edizione ormai archiviata, il SIULP guarda già al futuro, con l’intenzione di continuare a promuovere eventi che uniscano la cittadinanza in nome della cooperazione e dell’impegno sociale.