Due morti il bilancio dell’incidente ferroviario avvenuto ieri sera in località Thurio di a Corigliano Rossano, tra il treno Regionale 5677″ con a bordo una decina di passeggeri, ed un camion.
I feriti tutti con traumi minori e contusioni, oltre che sotto shocksono stati assistiti al pronto soccorso di Rossano, tra cui il conducente del treno, che si è salvato. Altri due sono stati trasportati all’ospedale di Corigliano, e quattro sono stati trasportati all’ospedale di Castrovillari.
Le vittime sono la capotreno del convoglio, il regionale che collega la frazione Sibari di Cassano allo Ionio e Corigliano Rossano, Maria Pansini, 60 anni di Catanzaro Lido. Lavorava da anni per Trenitalia e lascia una figlia. L’autista del camion, deceduto nell’impatto è un 24enne di origini marocchine, Said Hannanaoi che viaggiava da solo.
Dopo lo scontro il vagone anteriore ha preso fuoco. Un inferno di fiamme e lamiere che avrebbe potuto avere un epilogo ancor più tragico.
Sembrerebbe che il camion nel momento in cui è stato investito dal treno, fosse fermo sui binari.
L’ipotesi che viene fatta, anche se vanno effettuati i necessari riscontri, é che il conducente del camion abbia attraversato i binari poco prima che il passaggio a livello si abbassasse e che si sia ritrovato così intrappolato sui binari. Pochi secondi dopo é sopraggiunto il treno, ad una velocità di circa 130 chilometri orari, che ha travolto in pieno il mezzo pesante.
Rete ferroviaria italiana e Trenitalia hanno diffuso subito dopo l incidente una nota in cui, nel ricostruire la dinamica, si afferma che “il camion ha occupato la sede di un passaggio a livello che, dai primi riscontri, risulta regolarmente funzionante e chiuso”.
La Procura della Repubblica di Castrovillari ha aperto un’inchiesta per ricostruire la dinamica dell’incidente ed accertare eventuali responsabilità. Le indagini vengono condotte dalla polizia ferroviaria insieme ai carabinieri. Sul posto al momento dell’incidente i vigili del fuoco che hanno lavorato incessantemente ed il personale del 118.