Appello: Aloise Roberto, Armentano Anna, Araimo Filomena, Barletta Francesco, Bonifati Carla, Candeliere Gianfranco, Carlomagno Cosimo, Cavaliere Enza Franca, Ceccherini Alfredo, Ceccherini Giuseppe, Cerchiara Orsola, D’Agostino Paola, D’Atri Armando, Di Chiara Giovanna, Lisanti Nicola, Maffia Giancarlo, Martino Maria Pia, Mazzei Maria, Müller Federico, Napolitano Beatrice, Rende Claudio, Rennis Rachele, Risoli Teresa, Rotondaro Antonio, Spagnolo Maria Luisa, Zuccaro Caterina.
Quasi tutti presenti! In realtà, gli anni di ciascuno sono ormai parecchi di più. I più sono in pensione, pochi altri ancora no, ma solo perché – beati loro o poverini, a seconda del proprio sentire – esercitano professioni a vita lavorativa più lunga. 50 anni non segnano dunque l’età, ma la distanza da un evento vissuto collegialmente da una classe – la III B del Liceo Classico Statale di Castrovillari – che ha segnato una tappa fondamentale della vita di 25 ragazze e ragazzi, che da lì hanno avviato la propria personale sfida di vita.
Le vite di ciascuno, altro non sono che percorsi da costruire, con consapevolezza sempre maggiore via via che si cresce; percorsi che, per volontà o più spesso per caso, si incrociano con altri percorsi, a volte soltanto per un momento, a volte invece per scorrere insieme per un tempo lungo e cruciale nella vita di ognuno, qual è quello della scuola superiore, dove le personalità acerbe dell’adolescenza si evolvono in personalità adulte, maturano. Non a caso, l’esame di fine ciclo si chiama appunto Maturità. Anni importanti, perciò, che, nonostante l’inesorabile sfilacciarsi di molti dei rapporti di allora, lasciano un segno profondo nei protagonisti, qualcosa che si può definire un legame di spirito, a volte anche inconscio, ma che comunque a volte riemerge e spinge a cercarsi.
Era già successo, alla III B, in occasione dei 25 anni dalla Maturità (era il lontano 1998). Ed è risuccesso quest’anno, in occasione dei 50. Su iniziativa di Carla Bonifati e Antonio Rotondaro, poi validamente coadiuvati, sul piano organizzativo da Cosimo Carlomagno, i baldi e le balde (non più) giovani della III B del Liceo Classico Statale di Castrovillari si sono ritrovati di recente a Castrovillari per celebrare, intorno ad una buona tavola, come da tradizione, quel pezzo di strada fatto insieme che ha costruito le basi delle loro scelte “mature”, rivelando di ognuno tendenze, limiti, talenti.
Un evento che realizzava il desiderio inconscio di tutti, se ha mosso anche persone che i rispettivi percorsi di vita hanno portato lontano da Castrovillari e dalla Calabria. Una partecipazione altissima (18 ex alunni/e su 25), e, pur nella diversità delle storie, a volte reciprocamente sconosciute, la sensazione gratificante di non essersi mai veramente lasciati, di essere in qualche modo ancora i ragazzi e le ragazze di 50 anni fa, che, rievocando quello che avevano vissuto insieme, si raccontavano quello che è successo dopo con la naturalezza di chi, pur non essendone conscio, in fondo l’ha sempre saputo. Nel ricordo di chi purtroppo, fisicamente, non c’è più (ciao, Menina! ciao, Claudio!) e non dimenticando quelli/e che, loro malgrado, non hanno potuto partecipare. E magari però si sono fatti presenti al telefono.
I ricordi e gli aneddoti hanno quasi materializzato, con immensa gratitudine e un filo di ironia, le figure dei docenti che quel percorso collegiale hanno guidato fino al traguardo: i professori/esse Gioffré, Ceraolo, Pompilio, Longo, Viggiano, Mainieri, D’Agostino, Castrovillari, che di quei cinque magnifici e turbolenti (c’è stato di mezzo il ’68, con tutto quello che ha comportato) anni hanno costituito la salda ossatura e che, col contributo di diversi, volenterosi e talvolta angariati supplenti hanno portato la III B a superare brillantemente la Prova. Tutti maturi e avviati al futuro, senza perdere quella vitale memoria che li ha ora portati a riunirsi, nel segno non della nostalgia ma di un sincero, intimo bisogno di ritrovarsi.
Caterina Zuccaro