In vista della stagione estiva e del fisiologico incremento delle presenze turistiche nel borgo di Morano Calabro, la parrocchia SS. Apostoli Pietro e Paolo, a Morano Calabro, si dota di un moderno applicativo a supporto di quanti visitano la chiesa Arcipretale (nella foto).
Il turista troverà all’interno del sacro luogo, nei pressi delle entrate principali, alcune locandine in formato A4 e A3 contenenti uno spazio centrale dedicato a un vistoso QR CODE (Quick Response Code – Codice a Barre a Risposta Rapida) preceduto da un breve messaggio di accoglienza: basterà scansionare con un lettore, scelto tra quelli disponibili e funzionanti sia nel sistema Android che IOS, per avere immediatamente sul proprio device notizie inerenti alla storia, alle architetture e all’arte della Collegiata.
Nella madrice moranese – la cui fondazione viene convenzionalmente fatta risalire al 1007, ma che recenti e approfonditi studi dimostrano come ben più antiche siano le origini – tra le opere più rilevanti, che da sole giustificano qualsiasi sacrificio per osservarle da vicino, oltre al celebre quartetto marmoreo di Pietro Bernini (costituito dai santi Pietro e Paolo, 1602, e dalle sante Caterina d’Alessandria e Lucia, 1592) e all’originalissima croce processionale a doppia faccia in lamina d’argento, del 1445, proveniente da una bottega di artigiani abruzzesi di Guardiagrele, esibisce tutta la sua sontuosa e rara bellezza il fantastico coro ligneo dei Fusco (1805), tra i manufatti più eleganti del Meridione d’Italia, e le spettacolari tele di Cristoforo Roncalli detto il Pomarancio.
Il progetto di identificazione elettronica del patrimonio culturale dell’Arcipretura moranese, comprese le tradizioni comunitarie, in via di sviluppo, prevede che l’intero pacchetto divenga facilmente fruibile anche da terminale provvisto di adeguata tecnologia. Sarà pertanto possibile apprezzare nei dettagli ogni singola opera, sentirsi supportati nel percorso di conoscenza e viaggiare laddove il tempo sembra non aver compromesso nulla di quanto la sapienza dei nostri avi ha donato a noi contemporanei di un tempo assai distratto e poco sensibile.
Un valido aiuto, dunque, per quanti amano godere con maggior consapevolezza e autonomia delle opportunità offerte dalla nobile e prestigiosa Morano, terra d’arte e di misteri.
Con la benedizione del parroco, don Yusti John Mkude, cui va il merito di sovrintendere e guidare con gioia le attività.