“Un’attività che ci fa sentire bene” “ Il nostro dolore di madri lontano dalla famiglia ha trovato senso nella scrittura” Così una detenuta racconta del laboratorio di scrittura creativa che ha visto coinvolte 12 allieve nella casa circondariale di Castrovillari. L’iniziativa promossa dall’associazione Liberamente, accolta dalla Casa Circondariale della città del Pollino, è inserita nell’ambito del progetto “Liberare le storie” sostenuta da Fondazione per il Sud.
Dieci incontri – l’ultimo previsto venerdì 21 aprile- in cui le partecipanti hanno potuto apprendere le tecniche basilari del racconto e cimentarsi con la stesura di testi brevi.
Il laboratorio tenuto dalla dott.ssa Rosalba Baldino, giornalista e scrittrice è stato coadiuvato dalle volontarie Caterina Luci e Anna Palermo
“ Da anni abbiamo deciso di puntare sulla scrittura- dice Francesco Cosentini presidente dell’associazione Liberamente- una sperimentazione che ci ha consentito di verificare sul campo il coinvolgimento dei detenuti, che in numero crescente hanno chiesto di prendere parte alle attività. “
“ Abbiamo constatato inoltre – prosegue Cosentini- i risultati in termini di produzione dei lavori sia sul fronte della scrittura creativa che autobiografica. Racconti che saranno pubblicati all’interno di un volume edito dalla casa editrice Pellegrini.”
“Dopo l’esperienza nelle carceri maschili di Cosenza, Paola, Rossano e Catanzaro, è la prima volta- conclude- in una sezione femminile che in Calabria si trovano solo nelle case circondariali di Castrovillari e Reggio Calabria.”
Per la prima volta il laboratorio di scrittura creativa promosso dall’associazione LiberaMente coinvolge le detenute a Castrovillari. Nei racconti il dolore di madri lontano dai figli
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