La Presidente del Kosovo, S.E. Viosa Osmani-Sadriu in visita ufficiale a Lungro, Frascineto e Civita. L’evento era inserito nel più ampio contesto di tutela e rilancio del patrimonio linguistico, storico e culturale della comunità arbereshe. Un’occasione utile a rinsaldare vecchi legami tra popoli che hanno la stessa origine.
“Gli arbëreshë sono una colonna dell’identità del nostro popolo, ha sottolineato la Presidente della Repubblica del Kosovo; hanno giocato un ruolo importantissimo nel mantenimento della nostra cultura, della lingua e nella nostra identità di albanesi. E siamo qui proprio per rafforzare questo sentimento di appartenenza. Abbiamo intenzione di ospitare gli arbëreshë in Kosovo per cercare di sviluppare dei protocolli le nostre istituzioni”.
Consegnato alla Presidente Osmani Sandriu, da parte del sindaco di Frascineto, Catapano, durante la cerimonia che si è tenuta nella Sala dell’Auditorium “A.Croccia”, alla presenza di autorità civili- militari, religiose e semplici cittadini, il “Premio Giorgio Castriota Scanderbeg”, una spilla di onorificenza in oro raffigurante l’eroe albanese e l’aquila bicipite rappresentata sulla bandiera. La rosetta è stata realizzata dal maestro orafo di Frascineto, Simone Gioia
Poi visita guidata al Museo delle Icone e della Tradizione Bizantina e la Biblioteca Internazionale “A. Bellusci”, per una visita, e a seguire la cerimonia di intitolazione di “Piazza Kosovo/Sheshi i Kosovë”.
La visita istituzionale della Presidente Osmani Sadriu, si è conclusa a Civita dove i riti pasquali terminano il martedì successivo alla Pasqua con la celebrazione delle Vallje che rappresentano uno degli avvenimenti più importanti del ciclo folclorico dell’anno che la tradizione albanese colloca la sua origine alla rievocazione di un avvenimento storico molto importante per gli arbëreshë, la vittoria riportata da Giorgio Castriota Skanderbeg, sui turchi.
La visita ufficiale in Calabria, della Presidente del Kosovo, è stata impreziosita da un gruppo di studenti universitari del Kosovo che a Zurigo, presso l’Università ETH, stanno studiando
“Per noi studenti che siamo la seconda generazione, è molto importante conoscere gli usi e i costumi degli arbereshe in modo tale da poter studiare da loro, come mantenere la cultura e la lingua viva pur vivendo in Svizzera”.