giovedì, Novembre 21, 2024
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Una nuova alba per Italia del Meridione e per la politica nazionale. Così Giovanna D’ingianna

by Redazione
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Domenica scorsa si è chiusa, con un risultato straordinario ed al di sopra delle aspettative, l’Assemblea costituente del Partito Italia del Meridione. Quasi 1000 presenze, tra sabato e domenica, tra tesserati chiamati ad eleggere i quadri dirigenziali del Movimento, fondato da Orlandino Greco e il prof Giuseppe Ferraro, e chi ha inteso portare il proprio saluto al nascente Partito.
Italia del Meridione festeggia, dunque, la sua prima alba attraverso un Congresso, che mi ha vista presiedere ai lavori come presidente, in cui la “Democrazia Partecipata” l’ha fatta da padrone, riconsegnando alla politica, il ruolo, il senso e il valore persi. Molti gli interventi di alto profilo politico e culturale che hanno mostrato come la competenza e la militanza siano prerogative imprescindibili e di cui si sente la mancanza, soprattutto in un momento storico in cui la politica ha cessato di essere ponte tra i cittadini e le istituzioni.
Nella giornata di domenica, gli esponenti di tutti i partiti presenti al governo, hanno legittimato la nascita del Partito, riconoscendo l’impegno profuso in questi anni, la capacità di azione sui territori, la determinazione con le quali sono state, da sempre, portante avanti le battaglie che hanno visto IdM schierato in prima linea in difesa del sud, proiettando il Meridione verso il superamento dei divari e, quindi, la sua determinazione nel contesto nazionale ed europeo.
L’On. Lorenzo Cesa (UDC), attraverso un messaggio di augurio, ha affermato: “la nascita di nuovo partito è un’arricchimento della democrazia, perché equilibrano le forze e offrono atti d’indirizzo generali della politica stessa. La centralità, così come messo in evidenza in questa due giorni, deve tornare – ha aggiunto – ai partiti e di tutti quei corpi intermedi che per anni ci hanno illuso di poterne fare a meno”. Il leader dell’MPA, Raffaele Lombardo ha salutato favorevolmente la nascita di Italia del Meridione, riconoscendo in Orlandino Greco una grande capacità nel capire le politiche del Meridione e proporre soluzioni possibili e azioni concrete. “A maggior ragione se si considera – ha sottolineato – IdM come la naturale evoluzione del Movimento per le Autonomie”.
Sono giunti poi gli auguri di Vincenzo Speziali, il quale attraverso un videomessaggio sottolinea che “i programmi sono la chiarezza della politica” – e auspica che – “la politica all’insegna della democrazia possa ritornare ad essere protagonista” proprio come è avvenuto in questi due giorni in cui è stata scritta una bellissima pagina di storia della politica partecipata; dell’On. Gianfranco Rotondi, Presidente di ‘Verde e Popolare’, che ha dichiarato: “la saggezza calabrese porterà saggezza al popolo democristiano che si rimetterà in cammino” – ed ha aggiunto – “la democrazia si può ottenere solo partendo dai territori, proprio come ha fatto il nascente Partito di Italia del Meridione”. Ed ancora, Giampiero Samorì, Presidente del ‘M.I.R.’, Clemente Mastella Segretario ‘Noi di Centro’, Nicola Caputo assessore Regione Campania e rappresentante di ‘Italia Viva’, Francesco Pionati Presidente di ‘Alleanza di Centro’. A portare il saluto di Claudio Signorile, Segretario di ‘Mezzogiorno Federato’, Sandro Principe; presenti in sala, inoltre, il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, l’on. Alfredo Antoniozzi vice capogruppo FDL della Camera dei Deputati, l’on. Enza Bruno Bossio, segreteria nazionale PD, Mario Tassone Segretario Nazionale NCDU, Franz Caruso Sindaco di Cosenza e Segretario provinciale del PSI, il consigliere regionale Giuseppe Graziano per il partito Azione e alcuni rappresentanti di ‘Italia Viva’.
Testimonianze e riconoscimenti, dunque, per Italia del Meridione, che oggi diventa Partito ma che manterrà l’anima del Movimento, come forza aggregante e di sintesi. Con senso di responsabilità e consapevolezza rimarremo ancorati alla politica dei territori, all’ascolto, ci batteremo affinché i divari tra nord e sud del Paese vengano eliminati, lotteremo per l’Unità e l’Unione dei popoli, creeremo una nuova classe dirigente attraverso la formazione e la militanza, a partire dai tanti circoli presenti su tutto il territorio nazionale e oltreoceano, e saremo la voce di tutti coloro che sposeranno e crederanno nei nostri valori e nella nostra azione politica che guarda “all’Unione dell’Italia nell’Europa Mediterranea”. (Firmato Giovanna D’Ingianna Vice Segretaria Federale Italia del Meridione).

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