La posizione del consigliere regionale all’indomani dell’incontro Stato-Regioni
«Il disegno di legge del Ministro Calderoli sull’Autonomia Differenziata non farebbe altro che ampliare il divario esistente fra Nord e Sud, in ambiti già in sofferenza, tra cui quello della Sanità, dell’Istruzione, dell’Ambiente e del Lavoro, minando il concetto stesso di unità nazionale». Ad affermarlo è il Consigliere regionale Ferdinando Laghi, all’indomani dell’incontro Stato-Regioni che ha visto la Toscana, l’Emilia-Romagna, la Puglia e la Campania votare contro il ddl Calderoli. Netta, quindi, l’opposizione di Laghi al provvedimento Calderoli.
«Si tenga ben presente, poi -insiste il capogruppo in Consiglio regionale di “De Magistris Presidente”-, che una decisione del genere sarebbe irreversibile, per motivi politico-amministrativi, e che danneggerebbe certamente le possibilità di crescita e di sviluppo della nostra terra». A proposito dei Livelli Essenziali delle Prestazioni, i così detti Lep, Laghi sottolinea: «Non esiste alcuna obbligata connessione fra i Lep e l’Autonomia Differenziata. Si tratta, infatti, di argomenti del tutto indipendenti, come previsto dalla nostra Costituzione. I Lep rappresentano un obbligo –aggiunge il Consigliere –, da perseguire con solerzia e decisione, il regionalismo differenziato soltanto un’opzione, assolutamente da evitare. Le due cose, perciò, possono e devono essere tenute svincolate. Pertanto -conclude Laghi- sì, e subito, ai Lep, no all’Autonomia Differenziata».