Quanto accaduto sulle spiagge di Cutro lascia il mondo sgomento. I corpi senza vita di bambini, donne e uomini in cerca di un futuro migliore addolorano nel più profondo del cuore l’intera Calabria e, dalla nostra regione, tutta l’Europa, che deve interpellarsi sulle responsabilità di quello che è successo.
I pezzi di barcone che ancora galleggiano e sfiorano la riva delle nostre coste, i sacchi bianchi con le salme degli oltre cento fratelli, figli, amici, padri e madri provenienti da Afghanistan, Pakistan, Somalia sono il tangibile fallimento di un’umanità su cui nessuno sembra più voler investire.
Il mio cordoglio è immenso nei confronti di queste persone e delle loro famiglie”.
Così Ferdinando Laghi sulla strage di migranti avvenuta a Cutro a seguito dell’ennesimo naufragio