56 persone arrestate, 51 in carcere e 15 ai domiciliari , nell’Operazione Olimpo portata a termine dalla Polizia e coordinata dalla Dda di Catanzaro guidata dal procuratore Nicola Gratteri che ha scoperchiato un sistema capillare e sistematico di controllo di tutte le attività alberghiere e turistiche di tutta la provincia di Vibo e in particolar modo Tropea e i, ci sono nomi di peso delle cosche di ‘ndrangheta vibonesi: Luigi e Diego Mancuso, Giuseppe Accorinti, Antonio La Rosa, Francesco La Rosa, Antonio Accorinti, Paolino Lo Bianco, Vincenzo Barba. Ma ci sono anche nomi di spicco dell’imprenditoria vibonese, ma anche funzionari della pubblica amministrazione, oltre che del sindacato
“Questa operazione dimostra, ha sottolineato il procuratore Gratteri, la presenza delle cosche ma anche la presenza dello Stato e la capacità della Procura distrettuale di Catanzaro e della polizia a contrastare questo strapotere. stiamo parlando di una organizzazione mafiosa e di una ‘ndrangheta di serie A che controllava tutta l’attività turistica di Tropea e centri limitrofi e l’indotto di queste attività, con connessioni che portano fino alla Germania, attraverso anche la compiacenza di enti pubblici”.
Con l’accusa di concorso in tentata estorsione pluriaggravata è stato arrestato il sindacalista Gianfranco La Torre, già vicesindaco del Comune di Ricadi, ex consigliere provinciale a Vibo Valentia, esponente storico del centrodestra vibonese (Forza Italia). Secondo l’accusa sarebbe stato l’esecutore materiale di richieste estorsive dei boss ai danni di un’impresa edile. Indagato per traffico di influenze illecite l’ex dirigente della Regione Calabria, Pasquale Anastasi , attuale presidente della Fondazione dedicata alla defunta mistica di Paravati Natuzza Evolo.
Ai domiciliari è finito anche un altro funzionario della Regione Calabria, Rodolfo Bova di 57 anni. In carcere anche l’ex assessore regionale al Lavoro, Francescantonio Stillitani che insieme al fratello Emanuele (imprenditore) è accusato di estorsione aggravata ai danni del direttore di un complesso turistico di Pizzo.
Ai domiciliari pure Rocco Gramuglia, segretario dell’attuale prefetto di Vibo, e il funzionario della Prefettura di Vibo Michele Larobina. Sono indagati per rivelazione di segreti d’ufficio. Gli indagati in tutto sono 78 ma solo per 56 sono scattate le misure cautelari. Al quadro indiziario si aggiunge anche il sequestro dei beni per ben 250 Milioni di euro. Interessate in questa operazione le province di Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio Calabria, Roma, Palermo, Avellino, Benevento, Parma, Milano, Cuneo, L’Aquila e Perugia.
Operazione “Olimpo” contro la ‘ndrangheta 56 persone arrestate
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