“Non solo conservazione, ma anche sviluppo e occupazione”
E’ stata ufficialmente approvata la proposta di legge del Consigliere regionale, Ferdinando Laghi (DMP), per istituire la Riserva naturale Foce del Fiume Mesima. Un lavoro di ricerca e confronto durato molti mesi, per definire ed adottare strumenti e misure di recupero, sostegno, valorizzazione e promozione di un territorio di particolare rilevanza naturalistica, soprattutto dal punto di vista della biodiversità, come lo stesso capogruppo di “De Magistris Presidente” in Regione ha sottolineato. L’area in questione, infatti, è contraddistinta da un peculiare ecosistema caratterizzato dalla presenza di eccezionali e rare specie animali e vegetali e da un paesaggio di straordinaria ricchezza, che può rappresentare una risorsa enorme per tutta la Calabria, anche dal punto di vista turistico ed economico.
“Obiettivo della legge è perciò non solo quello legato ad esigenze di tipo meramente conservazionistiche dell’habitat e delle sue specie animali e vegetali, che comunque rientrano tra quelle maggiormente tutelate dalla normativa europea e nazionale – dichiara il consigliere Laghi. Si tratta anche di contribuire, attraverso la salvaguardia dell’ambiente fluviale, al recupero urbanistico, sociale, culturale e paesaggistico dell’intera area tra Nicotera e San Ferdinando – Rosarno, zona penalizzata dalla pervasiva presenza della criminalità organizzata, dalla disoccupazione, dallo sfruttamento della manodopera immigrata, dall’abusivismo edilizio e dall’inquinamento dei terreni e dei corsi d’acqua”.
Per Laghi, infatti, si tratta di un’iniziativa in grado di riqualificare un’area dalle criticità estremamente complesse, cercando di abbracciare con un unico provvedimento diverse categorie di interventi che, insieme, potrebbero migliorare la qualità del territorio e della vita di chi vi risiede.
“Sono felice dell’avvenuta approvazione – conclude Laghi – che aggiunge un altro significativo tassello all’immagine di una Calabria più attenta e consapevole alle necessità dei territori e delle popolazioni, attraverso la tutela ambientale, obiettivo comunque dovuto, ma che perfettamente si coniuga con la difesa della salute, con lo sviluppo dell’occupazione e la promozione dell’economia. Ricadute positive per tutti, comprese le generazioni a venire”.