Il Consiglio comunale, riunitosi ieri nella sala convegni del Chiostro San Bernardino, ha approvato a maggioranza il rendiconto di gestione per l’esercizio 2021 e il Piano economico finanziario (Pef) della Tassa sui Rifiuti (TaRi) per l’annualità in corso.
Ci sono volute complessivamente quattro ore di dibattito, a tratti spigoloso, per archiviare i due punti all’ordine del giorno. Non è stata una passeggiata. E si sapeva. Del resto sono queste le occasioni istituzionali nei quali la politica si confronta liberamente e democraticamente sui risultati ottenuti da un’Amministrazione; sono momenti nei quali emergono le differenti posizioni, si sottolineano le corrispondenze e le divergenze che colorano il tessuto sociale e innervano la vita stessa di una comunità.
È stato il sindaco Nicolò De Bartolo, in qualità di assessore al ramo, a introdurre la seduta e relazionare sullo strumento finanziario. «Uno strumento – così il primo cittadino – che non cela alcuna criticità e che conferma un trend positivo consolidatosi negli ultimi anni». Per la cronaca il dato significativo è che il rendiconto presenti un «risultato di amministrazione pari a 2.163.000 euro, composto, tra le altre voci, da una parte libera e disponibile di 310.410 euro che potrà essere «reinvestita e della quale si terrà conto in sede di programmazione e stesura del Bilancio di previsione». De Bartolo ha anticipato che, una parte di questa cospicua economia sarà utilizzata per coprire il costo del servizio TaRi, in graduale aumento a causa di due fondamentali contingenze: 1) il sequestro dell’area ecologica, che preclude lo stoccaggio provvisorio e costringe l’Ente a conferire quotidianamente i rifiuti raccolti dalle utenze negli impianti indicati, con evidente esborso di denaro per il trasporto giornaliero; 2) l’invio degli scarti calabresi addirittura all’estero. In proposito spunti di riflessione sono pervenuti da tutto l’emiciclo, naturalmente con i fisiologici distinguo. Urge individuare – e su questo la convergenza è stata massima – aree e distretti di prossimità per il conferimento dei rifiuti, anche dimensionati alle necessità dei comuni.
Ad ogni modo il Consuntivo, con la benedizione dell’organo di revisione, è passato con i voti della maggioranza, compatta nel sostenere l’esecutivo. Contrari i gruppi di opposizione: per MoranoLab «il bilancio pur essendo coerente nei numeri appare ingessato»; similmente per le altre due compagini, Morano Democratica e il Gruppo Misto.
Come dire? tutto secondo protocollo, nihil sub sole novum.
Siparietti, a tratti grotteschi, hanno caratterizzato l’esame del Pef TaRi. Secondo legge dello Stato il costo del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti dovrà essere finanziato interamente (100%) dai cittadini. Ciò vuol dire che, inevitabilmente, vi dovranno essere aumenti tariffari. Per calmierare gli effetti del fenomeno, De Bartolo ha annunciato, come detto, di volere sfruttare una quota dell’avanzo libero, quantificata in circa 48.000 euro. Inoltre saranno, come negli anni scorsi, consentiti sgravi alle famiglie disagiate, sul modello e la disciplina dei bonus sociali. Agevolazioni, seppur contenute, sono previste anche per gli operatori economici. Sarà comunque la Giunta a fissare nei prossimi giorni la tempistica e le scadenze per presentare le domande.
«Un segnale di equità e attenzione ai problemi della gente» per De Bartolo e i suoi; misure apprezzabili ma insufficienti, per le minoranze, con i Lab che hanno sollecitato la definitiva risoluzione della problematica relativa all’Area ecologica.
Il punto è stato, infine, approvato a maggioranza. Si sono astenuti MoranoLab e il Gruppo Misto; mentre il consigliere Severino prima della votazione ha abbandonato l’aula. Alle 23.40, stanco ma palesemente soddisfatto, De Bartolo ha sciolto l’assemblea e dichiarato chiusi i lavori.